25/9/2020 0 Commenti RIFLESSOLOGIAPer riflessologia si intende una pratica di medicina alternativa consistente nella stimolazione, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi.
Per zona riflessa si intende un punto della superficie corporea su cui, secondo le teorie dei riflessologi, si proietterebbe un determinato organo collocato anatomicamente, lontano da tale punto. Agendo su questi punti si avrebbe la possibilità di condizionare positivamente l’organo corrispondente; per questo motivo la riflessologia rientra nel settore delle medicine complementari ed è considerata una tecnica olistica di guarigione. I fautori di questa pratica sostengono che si possano curare anche particolari stati d'animo (stress, ansia, ecc.) attraverso il massaggio. Le aree più comunemente usate in questa terapia sono i piedi (riflessologia plantare) e le mani (riflessologia palmare). Esistono varie teorie riflessologiche secondo cui su tutto il corpo si troverebbero zone riflesse come ad esempio le orecchie (auricoloterapia) e gli occhi (iridologia); ma anche sul volto, sulla testa, sulla schiena, sulle gambe, sull’ addome e sulla lingua; anche i denti possono essere usati per fare diagnosi. Il dottor Harry Bond Bressier fu il primo a compiere ricerche storiche sulla riflessologia, risalendo a sporadiche notizie in ogni tempo ed in ogni luogo. È quindi sbagliato pensare che la riflessologia sia una tecnica proveniente esclusivamente dall’ oriente, essendo sempre esistita in tutto il mondo. All’ Oriente si fa risalire la conoscenza del massaggio palmare e plantare a circa 5.000 anni fa. In India circa 4.000 anni fa furono scritti i primi “Veda” e in questi libri si può leggere che i medici, per arrivare a una diagnosi, osservavano accuratamente la mano degli ammalati. A Sakkara, in Egitto, nella tomba di Akhmahor, è stata trovata una pittura murale raffigurante un medico che stimola le mani ed i piedi di un paziente. La traduzione dei geroglifici circostanti dice “non farmi male” e la risposta è “agirò in modo da meritare la tua lode”. Pare che anche i Maya e gli Inca usassero questa tecnica. In America la riflessologia è conosciuta e praticata da sempre dai Nativi americani come ad esempio dai Cherokee. Il “Clan dell’Orso” che vive alle pendici dei monti Allegheny usa la riflessologia in una cerimonia sacra cui partecipano tutti, sia sani che ammalati. In Russia il filosofo e medico Ivan Petrovich Pavlov, nel 1883, conduce una ricerca sui riflessi condizionati, concludendo che “tutti gli stimoli sono condizionanti e possono provocare una risposta condizionata grazie al fatto che il sistema nervoso collega, tra loro, tutte le regioni e le funzioni dell’organismo”. Nello stesso anno Voltolini, e Mackenzie nel 1884, pubblicarono le loro scoperte sulle modificazioni che avvengono nella mucosa nasale in presenza di processi in atto nell’ apparato genitale. Nei primi anni del Novecento, il dott. William M. Fitzgerald, otorinolaringoiatra del Connecticut, scoprì che premendo su alcune zone del corpo poteva evitare di somministrare cocaina (allora usata come anestetico) per alleviare molte sofferenze dei suoi pazienti. Allievi del dott. Fitzgerald furono il dott. J. Rilay e la sua assistente E. Ingham, quest’ultima approfondì il lavoro di Fitzgerald, dando il maggior contributo alla riflessologia plantare moderna, separando il lavoro delle zone riflesse in genere, da quello del piede, ed iniziando a costruire una mappa delle zone riflesse sul piede corrispondenti ai vari organi. Negli anni ’60 alcune allieve della Ingham, come Hanne Marquardt in Germania e la Doreen Bayly in Gran Bretagna, riportano la riflessologia in Europa. In Italia, due pionieri della riflessologia plantare contemporanea furono il neurologo Giuseppe Calligaris, Professore presso l'Università di Roma, e il dottor Nicola Gentile. I loro studi sono datati attorno agli anni '30 del Novecento. La riflessologia viene, successivamente, introdotta da Elipio Zamboni, fisioterapista bergamasco diplomato in riflessologia nel 1974 presso la scuola di Hanne Marquardt. Zamboni negli anni successivi organizza corsi di riflessologia plantare, approfondisce il lavoro della Ingham sulla mappatura del piede e fonda, l'AIRP (Associazione Italiana reflessologia plantare) trasformata poi nel 1987, in FIRP (Federazione Italiana Reflessologia del Piede). Vediamo nel dettaglio i vari tipi di riflessologia ... La riflessologia plantare prevede una stimolazione attraverso la pressione su determinati punti che sono in relazione con organi e apparati, al fine di ripristinarne l’equilibrio energetico. Il massaggio riflessologico, inoltre, favorisce la liberazione di ormoni come le endorfine, stimola il sistema linfatico e la circolazione, con una conseguente azione terapeutica. Riflessologia delle mani In questo tipo di riflessologia, specifiche zone della mano corrispondono a determinati organi e apparati. La riflessologia delle mani è possibile praticarla anche con l’auto-massaggio, effettuando rotazioni lente e profonde con il pollice nelle varie zone riflesse. Riflessologia facciale Anche la tecnica della riflessologia facciale era nota in antichità, fin dai tempi degli Egizi. Oggi, una delle tecniche più conosciute della riflessologia facciale è quella vietnamita, anche detta Dien Chan. Così come nelle mani e nei piedi, anche nel viso sono state individuate specifiche zone riflesse che corrispondono ai diversi organi. Auricoloterapia L’auricoloterapia è una tecnica riflessologica basata sul concetto che nell’ orecchio (in particolare nel padiglione auricolare) è mappato l’intero organismo. L’orecchio infatti è la zona di confluenza di precisi canali energetici corrispondenti a molti organi e funzioni dell’organismo. Questi punti (dell’agopuntura) vengono stimolati, tramite diverse modalità, per trattare malattie organiche e squilibri energetici di vario tipo. Come abbiamo visto, in generale l’acupressione (cioè la pressione su determinati punti del corpo) favorisce il flusso energetico nel meridiano corrispondente con conseguenti benefici a specifici organi e apparati dell’organismo. Iridologia: L’iridologia si basa sui principi della riflessologia, principi che postulano che il piccolo è riflesso nel grande e viceversa.Questo metodo (unico fra quelli finora visti) che si basa unicamente sull’osservazione dei segni e delle macchie, della densità, della struttura e del colore dell’iride. Considerato ottimo metodo diagnostico per valutare le condizioni di salute degli organi e dell’organismo in generale.
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Giugno 2021
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